A TESTA ALTA!

Interveniamo in merito all’articolo pubblicato sul Corriere Adriatico del 6 giugno u.s. relativo all’impianto di bitumazione di Ghilardino.

Spiace constatare come la notizia abbia riportato soltanto l’esito della sentenza e alcuni passi della stessa, senza entrare nel merito di una questione assai complessa e dando enfasi alla condanna alle spese a carico di associazioni senza scopo di lucro e privati cittadini che hanno agito per la tutela del diritto di tutta la nostra comunità a vivere in un ambiente salubre, senza il quale non può esistere un diritto alla salute.

E’ doveroso ricordare che si tratta di Associazioni e cittadini che già in passato si sono battuti per la tutela della salute e dell’ambiente, in difesa dell’ospedale di Fossombrone, contro la realizzazione della REMS, contro centrali a biogas e centrali a biomasse, contro la decadenza e l’impoverimento del territorio: tutti argomenti a cui il Comune di Fossombrone sembra essere assai poco interessato.

Anziché una vittoria dell’Amministrazione comunale e della proprietà dell’impianto di bitumazione, questa sentenza è innanzitutto una sconfitta per la Giustizia, laddove è sembrata piegare lo strumento della condanna alle spese (ben € 12.500,00 oltre accessori e IVA ciascuno per le due associazioni e per il gruppo di cittadini che hanno impugnato l’autorizzazione), attuata in modo del tutto inusuale, come argomento deflattivo per ostacolare, se non impedire, l’appello al Consiglio di Stato. Una Giustizia, dunque, il cui accesso rischia di diventare un lusso solo per pochi.

Come Art. 32 Onlus abbiamo sempre evidenziato, fin dall’inizio del procedimento, che l’impianto autorizzato comporta impatti e gravi rischi per l’ambiente. Lo abbiamo fatto supportati da relazioni tecniche e consulenze specialistiche tra cui quella del Dott. Marco Bartoli, Consigliere del Comune di Fossombrone, che anche nella seduta consiliare del 28.06.2022 ha affermato che l’impianto produce impatti ambientali, che il sito individuato non è il luogo adatto per realizzarlo, che permangono irrisolte le criticità evidenziate nelle osservazioni di Art. 32 Onlus in ordine alle emissioni in atmosfera.

Anche per tali ragioni, Art. 32 Onlus, per la coerenza e il senso di responsabilità che da sempre la contraddistinguono, continuerà a svolgere nei confronti di questa vicenda la propria attività di prevenzione, monitorando attentamente la situazione e ricorrendo a tutti gli strumenti, anche di controllo, che l’ordinamento consente.

Quanto alle spese legali che l’associazione è stata ingiustamente condannata a corrispondere alle controparti, è innegabile che le stesse rappresentano un problema di non facile soluzione per la Onlus che destina totalmente i suoi proventi per erogare servizi sanitari, socio-sanitari e sociali in favore del territorio; si tratta di migliaia di prestazioni all’anno fornite a condizioni agevolate, sino alla totale gratuità, a persone in condizione di difficoltà economica e familiare. Art. 32 Onlus assicura che sarà fatto tutto il possibile per evitare che tali costi straordinari abbiano ripercussioni su questi fondamentali servizi.

Art. 32 Onlus, certa di incontrare il sostegno della comunità, rivendica con fermezza e determinazione il proprio impegno in questa vicenda perché si tratta di una battaglia per la tutela dei diritti, per essere cittadini, non sudditi.

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