Ospedale: Le proposte operative di Art.32 I fatti molto meglio delle parole.

Riportiamo dalla pagina Facebook de Il Menestrello

“Quella descritta dall’On. Cecconi e dal Consigliere regionale Fabbri del M5S a proposito della struttura sanitaria di Fossombrone è semplicemente la realtà, non edulcorata da ottimistiche descrizioni di ristrutturazioni edilizie e lavori di messa a norma, o dalle rassicurazioni sulla non applicazione della nota Delibera di Giunta regionale 735/2013, che ha disposto la soppressione del nostro ospedale”. Esordisce così Alfredo Sadori, Presidente di Art. 32 Onlus, Cooperativa Sociale con sede a Fossombrone, impegnata al fianco dei cittadini, di diversi Enti locali e di ASUR Marche in molteplici attività sanitarie e socio-sanitarie.


Sadori, pare che l’ospedale di Fossombrone continui ad essere al centro dell’attenzione politica anche dopo le elezioni regionali: si tratta di serietà e rispetto degli impegni assunti dai candidati o siamo già proiettati verso la campagna elettorale per le amministrative del 2016?

“Voglio credere che si tratti di serietà e assunzione di responsabilità. La sanità e l’ospedale saranno l’argomento principale della prossima competizione amministrativa, le forze politiche lo sanno bene. Così come sanno che, al punto in cui le politiche regionali ci hanno portato, con i disservizi che i cittadini sperimentano ogni giorno sulla propria pelle, non saranno sufficienti né le solite promesse né l’inaugurazione di qualche lavoro di ristrutturazione o della rinnovata dialisi: la serietà si misurerà sui servizi sanitari, ad iniziare da quelli di base, e sull’efficienza, a partire dalla soluzione del problema delle liste d’attesa”.


A proposito di liste d’attesa, Art. 32 Onlus ha elaborato un progetto; di che cosa si tratta?

“Insieme ai nostri consulenti abbiamo elaborato un progetto articolato su tre direttrici principali: 1° – I servizi devono rimanere in gestione pubblica; 2° – E’ indispensabile migliorare l’appropriatezza prescrittiva; – 3° – Devono essere valorizzati e resi produttivi le strutture e gli investimenti realizzati nell’ospedale di Fossombrone. Il progetto è stato inoltrato alle direzioni dell’ASUR, dell’ARS e dell’Area Vasta nr. 1 nell’aprile scorso”.

Si, ma concretamente?

“Mettiamo a disposizione di ASUR, con modalità previste dalla normativa nazionale e dal Piano Sanitario Regionale vigente, due cardiologi, peraltro molto stimati nel territorio, un radiologo, un tecnico di radiologia e le figure infermieristiche necessarie; abbiamo previsto un sistema informatizzato di prenotazione delle prestazioni a priorità Urgente e Breve direttamente da parte dei medici di famiglia; abbiamo progettato di attivare sedute pomeridiane e serali di diagnostica radiologica e cardiologica, per assicurare il pieno utilizzo e la produttività delle strutture e delle attrezzature. In tal modo oltre ad ottenere il dimezzamento dei tempi d’attesa, l’Area Vasta 1 sarà in grado di erogare le prestazioni a priorità Urgente e Breve immediatamente, ovvero sin dall’avvio del progetto”.

Avete avuto dei riscontri? A che punto siete?

“Stiamo incontrando i Consiglieri regionali del territorio: ci siamo già visti con quelli di maggioranza e abbiamo chiesto analoga disponibilità all’opposizione. Confidiamo di poterci confrontare presto sui contenuti anche con il Presidente e i membri della IV Commissione consiliare, nonché con il Presidente Ceriscioli, che ha mantenuto la delega alla sanità. Sotto il profilo dell’organizzazione possiamo essere operativi già a settembre.


Qualcosa da dire alla politica locale?

“L’ospedale di Fossombrone ha le potenzialità per tornare ad essere un punto di riferimento e un modello di servizi ed efficienza nella sanità pubblica provinciale e regionale. Occorre lo sforzo e la collaborazione di tutte le forze in campo, ed è doveroso che la politica tenga in adeguata considerazione le risorse che il territorio e i cittadini stanno mettendo a disposizione nell’interesse della comunità”.

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