Liste d’attesa: Continuano i casi eclatanti; Art. 32 tutela i diritti di tutti i cittadini

Art. 32 Onlus, fortemente impegnata per assistere i cittadini nell’esercizio del diritto alla salute, esprime solidarietà e vicinanza al cittadino fanese vittima di un nuovo caso di inefficienza del nostro sistema sanitario regionale e dell’endemico problema delle liste d’attesa.
Della grave situazione stiamo, purtroppo, acquisendo sempre più piena e pressante percezione attraverso il nostro centro di assistenza telefonico e front-office gratuito, ove cerchiamo di aiutare i cittadini nel complesso rapporto con il sistema sanitario; in tale contesto ci impegniamo per assicurare, in tempi accettabili e comunque consoni con le indicazioni di priorità dei medici di medicina generale, le prestazioni necessarie al paziente presso le strutture della regione.
Fra i casi recenti di cui ci siamo occupati, quello sollecitatoci da un medico di famiglia rivoltosi al centro di assistenza per avere la disponibilità di un esame TAC con contrasto per un proprio paziente, il quale – pur trattandosi di primo accesso diagnostico ad urgenza breve, con diritto cioè ad ottenere l’esame entro dieci giorni – si era visto proporre da Asur Marche un’attesa oltre il termine prescritto dalle norme. Tale attesa avrebbe impedito al medico di formulare la diagnosi e probabilmente pregiudicato o ridotto il diritto del paziente alle cure necessarie. A fronte dell’indisponibilità della prestazione su tutto il territorio regionale, non abbiamo avuto altra scelta che inviare il paziente presso una struttura in Emilia Romagna, ove è stato sottoposto a TAC in appena tre giorni con prestazione a carico del nostro sistema sanitario. Soluzione che non percepiamo certo come un nostro successo, bensì come la conferma delle carenze del nostro sistema sanitario.
E’ per queste ragioni che nell’aprile scorso abbiamo proposto alle direzioni dell’Area Vasta nr. 1, dell’Asur Marche e dell’Agenzia Regionale Sanità, un progetto che, attraverso l’attivazione di turni aggiuntivi pomeridiani e serali di diagnostica radiologica e cardiovascolare presso il presidio di Fossombrone, consentirebbe di ottenere il miglioramento l’appropriatezza prescrittiva, l’erogazione delle prestazioni diagnostiche a priorità “urgente” e “breve” entro i tempi prescritti dalla normativa vigente e il dimezzamento delle liste d’attesa entro sei mesi, con riduzione della mobilità extraregionale e dei costi a carico della collettività.
Auspichiamo che il progetto venga esaminato al più presto, essendo per noi inconcepibile costringere i cittadini a recarsi fuori regione per curarsi pur avendo a disposizione strutture ed attrezzature pubbliche sottoutilizzate.


Cooperativa Sociale Art. 32 Onlus

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